Linee classiche in chiave moderna …….cosa significa?

Le Forme delle barche, nel corso degli anni  si sono intrecciate ed alternate: Largo e piatto, stretto e profondo…etc. (vedi libro “lo Yachts” di Sharelli)…… E poi ci sono….i materiali….i pesi.

Le linee delle barche Mayda ricordano quelle di barche “dislocanti”  cioe’ che danno la massima resa con velocita’ minore della velocita’ critica (quando cioe’ la barca viaggia sull’onda che lei stessa genera, i cosiddetti baffi). In questa trattazione si vedra' pure il comportamento, a velocita' superiore della cosiddetta "velocita' critica" e cosa accade quindi quando vengono adottate “line dislocanti” in  scafi leggeri. E’ questa chiave infatti con cui si legge:“Linee classiche in chiave moderna”.

 

Al tempo stesso Le barche Mayda non hanno forme dettate dai sistemi di stazza IOR, perche’ infatti l’IOR non esiste piu’ e non influisce sui nuovi progetti di barche.

Inoltre le barche Mayda grazie alle nuove tecnologie delle costruzioni in legno (ed in alcuni casi anche legno + epoxy +  minimo strato in carbonio o vetro)…hanno pesi abbastanza competitivi, anche in relazione ai costi. Ad esempio il peso di Mayda 24 e’ 950Kg e quello del Melges 24 e’ 820Kg. 

 

Mayda nasce quindi con totale liberta’ (no foils) nella scelta delle linee, avendo l’obiettivo di   massimizzarne la velocita’, senza vincoli, agendo piu’ sulle linee d’acqua che  non sulla «cilindrata» (cioe’ sup. Velica Peso etc.) questo porta ad avere un rating ORC vantaggioso e a Massimizzare,  per quanto possible, il range di vento in cui si hanno buone performance.

 

Nel seguito verra’ analizzato, a grandi linee, il comportamento delle barche Mayda in questi tre regimi di velocita’:                 Bassa                 Media (prossima alla velocita’ critica)                  Alta (oltre la velocita’ critica)

Vi sono altre particolarita' che caratterizzano i progetti delle barche Mayda riportati anche alla home Page:

Caratteristiche dei Progetti:

Dislocamento: leggero ma con basso baricentro per avere un buon raddrizzamento. Generosa  superficie Velica.

Chiglia: lama, no bulbo, scelta dettata da risultati in vasca navale. No effetto pendolo del bulbo, no vortici  aggiuntivi del bulbo.

Superficie e forma di deriva e del Timone:  studiati per dare l' angolo di scarroccio ottimale, in corrispondenza del quale si ha il minimo delle resistenze indotte e di attrito su scafo e appendici. Risultati ottenuti tramite studi in vasca navale.

Dritto di Prua: non eccessivamente retto, per garantire un buon passaggio sull’onda

Linee d’acqua: bene avviate (continue fino alla derivata di orfine 6), chiudono a poppa con inviluppo tridimensionale generando minori vortici di scia

Simmetria: line d’acqua simmetriche anche  a scafo sbandato,  riducono le resistenze indotte dallo scarroccio in bolina

Svasamento delle sezioni garantiscono:

            - A poppa: un sostegno idrodinamico per velocita’ medio alte, metodo brevettato.

            - Alla sezione maestra: un buon momento raddrizzante senza incrementare la larghezza al galleggiamento.

            - Minore larghezza al galleggiamento anche a scafo dritto.

Ottimizzazione ORC: Rating ORC vantaggioso..... Mayda 24 --> APH (2025) = 604.8 sec/miglio